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Diritto del lavoro

Il reato penale (sic!) di un PM che non parla neanche bene il diritto del lavoro, ma si vede che si fa capire bene quando vuole

“nihil sub sole novum” o meglio, nulla di nuovo per i giuslavoristi. Nulla di nuovo almeno per chi, come il sottoscritto, da sempre sostiene che i riders siano lavoratori subordinati o quantomeno meritevoli di tutela. Sui riders si è detto di tutto e di più. Si è detto che sono lavoratori autonomi a cui si […]

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Diritto del lavoro

Gli autisti di Uber sono i workers della Corte d’Appello di Torino

La Corte Suprema britannica ha confermato che gli autisti di Uber sono workers e non lavoratori subordinati (employees). La differenza? Più o meno la stessa che c’è(ra), secondo la Corte d’Appello di Torino, tra il lavoratore etero-organizzato ed il lavoratore subordinato. Secondo la Corte d’Appello di Torino, infatti, l’art. 2, D.lgs. n. 81/2015 creava un […]

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Diritto del lavoro

Sul licenziamento del dipendente no-vax: «Ignorantia excusat»

I latini ci hanno insegnato sin dal passato che «Ignorantia legis non excusat», per i meno pratici, «L’ignoranza della legge non discolpa». Al tempo del COVID-19 invece, per quel che rileva ai fini del diritto del lavoro, sembrerebbe si stia paventando un nuovo brocardo «Ignorantia culpat», in italiano, «L’ignoranza è una colpa». Prima il problema […]

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Diritto del lavoro

L’art. 2, un personaggio (ancora) in cerca d’autore

Come in Pirandello, l’art. 2 rimane oggi, ancora una volta, un personaggio in cerca d’autore. Specialmente se non si applica nemmeno più ai riders. Sì, proprio loro.Quelli del caporalato.Quelli del famigerato, più che famoso, CCNL.Quei lavoratori che – a dire di Torino – non potevano essere altro che autonomi, avendo la facoltà di decidere se […]

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Diritto del lavoro

CIG a costo zero, come le idee della nuova Legge di Bilancio

Sta circolando in queste ore sui cellulari di ciascuno di noi la bozza della nuova Legge di Bilancio. La Legge di Bilancio è lo strumento attraverso il quale l’Italia definisce gli obiettivi in termini di spese pubbliche e di entrate previste per l’anno successivo, ma questa bozza sembrerebbe essere un’ ennesima manovra assistenziale (con zero idee per il futuro). L’unica […]

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Diritto del lavoro

Consulta 2 – Jobs Act 1

Non tutto il Jobs Act è incostituzionale, anzi adesso sembrerebbe poter rimontare il 2 a 1 con la Consulta. Molto probabilmente la Corte d’Appello di Napoli, forte delle precedenti pronunce della Consulta n. 194/2018 e 150/2020, riteneva fosse giusto adire il Giudice delle leggi per pronunciarsi sulla disciplina licenziamenti collettivi post Jobs Act. La Corte […]

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Diritto del lavoro

Il CCNL che fa un passo avanti e due indietro

Persone molto più autorevoli del sottoscritto hanno considerato il CCNL firmato da UGL ed Assodelivery  come un passo avanti verso la regolamentazione dei riders e dunque non sarà di certo lo scrivente a contraddire questa affermazione, poiché anche secondo chi scrive il menzionato contratto collettivo rappresenta un punto di partenza che ha il pregio di […]

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Diritto del lavoro

Quello che le norme non dicono

Le norme non dicono quello che le esporrebbe ad una palese illegittimità costituzionale. Rimandando ad un altro articolo il riassunto delle puntate precedenti, il 14 agosto 2020 è uscito il nuovo Decreto Agosto che è ulteriormente intervenuta in materia di licenziamenti. Queste le declinazioni certe dell’art. 14: – non c’è più blocco dei licenziamenti se […]

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Diritto del lavoro

Smart working nella PA al 50%: la norma che incentiva al contenzioso

Con lo smart working nella PA al 50%, c’è il rischio che almeno il 50% dei dipendenti pubblici facciano ricorso. Ce ne sarebbero di cose da dire (in generale) sullo smart working e ce ne sarebbero ancora di più in merito al rapporto con la pubblica amministrazione, ma poiché di queste cose ho già parlato […]

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Diritto del lavoro

Il non senso della proroga automatica

Oltre al noto art. 93, comma 1, su cui già ho avuto modo di discutere, la Legge n. 77/2020 di conversione del Decreto Rilancio ha introdotto un nuovo comma 1-bis, su cui è necessario soffermarsi poiché introduce una proroga automatica di difficile comprensione (e senso) sui contratti a tempo determinato: «Il termine dei contratti di […]